MESSAGGI OSCENI E MISOGINI E STIPENDI NON PAGATI: è BUFERA SULLO CHEF STAR DI BAD VEGAN MATTHEW KENNEY

Messaggi osceni ai dipendenti. Fatture, stipendi e affitti non pagati e relazioni inappropriate. È bufera su Matthew Kenney, 59 anni, celebre chef ed ex star di Bad Vegan di Netflix, nonché ex compagno della ristoratrice newyorkese . Un servizio — pubblicato dal — ha messo in luce fatti incresciosi sul cuoco vegano, come decine di messaggi che avrebbe inviato negli anni a collaboratori e soci contenenti frasi talvolta razziste, altre misogine o oscene. Ma, anche, un’inappropriata relazione con una diciannovenne — che sarebbe stato chiesto ai dipendenti di coprire — o l’affitto di un appartamento da 20mila dollari al mese a Los Angeles, mentre i suoi ristoranti andavano in malora — fra affitti, fornitori e dipendenti non pagati — e ben 17 chiudevano nel 2021. Adesso 60 ex dipendenti, investitori e soci in affari, si sono fatti avanti per raccontare al New York Times un modello di «gestione caotica e spericolata» della società da parte dello chef vegano. Che, sempre secondo il quotidiano americano, non avrebbe pagato migliaia di euro di stipendi ai propri dipendenti ,di fatture ai fornitori e di affitti ai titolari degli stabili dove sorgevano alcuni ristoranti. Inoltre, sullo chef star veg penderebbe una causa collettiva intentata nel 2021 da ex dipendenti presso il tribunale distrettuale di New York perché le pratiche retributive nei ristoranti di Kenney in città avrebbero violato le leggi federali e statali sul lavoro. La causa sosterrebbe anche che Kenney, i suoi soci e le sue società avrebbero trattenuto illegalmente le mance dei lavoratori.

Messaggi vili e misogini e inganni

Secondo il rapporto pubblicato dal New York Times Kenney si riferiva regolarmente ai dipendenti e soci in affari in termini razzisti e misogini. Nel 2022 avrebbe scritto: «Tutti gli uomini latini sono piagnucoloni», e poi avrebbe aggiunto «Odio essere razzista, ma è la mia esperienza». Quattro anni prima avrebbe descritto gli imprenditori dell’Asia meridionale come «indiani dei negozi di alimentari». Poi, nel 2021, avrebbe chiesto informazioni sulla vita sessuale di una dipendente di colore e si sarebbe lanciato in un’invettiva sull’igiene personale dei suoi precedenti partner sessuali, aggiungendo che una donna è attraente «fino a 21 anni». Nel frattempo, secondo quanto riferito nel rapporto, avrebbe avuto una relazione sessuale con membri dello staff del suo ristorante più giovani di decenni, inclusa una hostess di 19 anni, quando lui aveva circa 50 anni. Il personale avrebbe anche raccontato — scrive il New York Times — che i manager avrebbero detto loro di mentire all’allora fidanzata di Kenney, Charlotte MacKinnon, riguardo al fatto che lo chef portasse altre donne al ristorante. Nonostante tutto ciò l’impero di Kenney vale oltre 20 milioni di dollari e lo chef vegano continua a gestire dozzine di ristoranti in cinque continenti. E, la recente bufera mediatica, non gli ha impedito di avviare nuove iniziative aprendo una sede «Double Zero» a Times Square il mese scorso. Kenney, poi, afferma non siano vere le informazioni raccolte dal quotidiano americano, aggiungendo che i servizi del su di lui sono «spregevoli» e mancano della «comprensione di base della realtà dei fatti».

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